We have something to say. We leave a sign // HYPNOSIA

Francesco Pirrone e Roberta Guarnera. A cura di Roberta Guarnera

La galleria FORO G gallery presenta la sua terza mostra “WE HAVE SOMETHING TO SAY, WE LEAVE A SIGN / HYPNOSIA” una mostra multimediale composta dalle fotografie ( del progetto Hypnosia) di Roberta Guarnera e l’opera musicale di Francesco Pirrone.

La società contemporanea è succube di sovrastrutture create dalla stessa. Fin dai tempi preistorici il genere umano ha utilizzato l’arte come forma di linguaggio universale per interpretare la realtà e ancora di più oggi l’arte contemporanea rispecchia l’aspetto sociale del nostro rapporto con essa.

Ricordiamo come sia stata “salvifica” in un momento storico come quello vissuto nell’ultimo periodo; durante il lockdown abbiamo visto tante persone in tutto il globo intrattenersi attraverso l’arte in tutte le sue forme: si comunicava attraverso la musica in balcone, si interpretava il concetto di “dentro” attraverso la fotografia, si preferiva il vivere in solitudine in compagnia di un libro, di un film ecc…Perché l’arte fa parte del nostro modo di vivere.  

In questa mostra interattiva, in cui fotografia e musica si connettono in un unico dialogo, lo spazio diventa luogo di riflessione interiore in cui ognuno è chiamato a rielaborare e dare una propria interpretazione; perché “Abbiamo qualcosa da dire, Lasciamo un segno”.

HYPNOSIA

“Al posto di uno spazio elaborato consapevolmente dall’uomo, c’è uno spazio elaborato inconsciamente… Soltanto attraverso la fotografia  egli scopre questo inconscio ottico (..) la fotografia dischiude gli aspetti fisiognomici di mondi di immagini  che abitano il microscopio, avvertibili ma dissimulati abbastanza per trovare un nascondiglio nei sogni ad occhi aperti, e ora, diventati grandi e formulabili come sono, sono capaci di rivelare come la differenza tra tecnica e magia sia una variabile storica..”

( W. Benjamin )

Un progetto nato nel 2014 come esperienza per entrare nel proprio essere, nella ricerca della propria identità, attraverso la fotografia, in cui riaffiorano sentimenti, sogni, ricordi, ansie che per lungo tempo sono state indotte dalla società ad essere nascoste.

Quest’ultima impone i suoi modelli da seguire, anche quelli comportamentali e ciò che può essere desiderato; dove la capacità di fare arte viene messa spesso in discussione, quando l’arte è, al contrario, così necessaria.

C’è anche una ricerca di un’identità messinese, la perdita e la fragilità sepolta, c’è un sogno / trauma così nitido che solo attraverso la fotografia riaffiora; la testa di una ragazza schiacciata dalla distruzione del terremoto.

Oggi, questa ricerca con questa mostra risuona ancora più potente, in cui Roberta Guarnera si mostra vogliosa di immaginare, fare arte.

Maieutics

È il brano con il quale per la prima volta Francesco Pirrone si propone come artista di questa mostra.

Come suggerisce lo stesso titolo, che rimanda al concetto di “Maieutica” socratica, il brano invita il fruitore a partecipare attivamente alla mostra, tirando fuori la verità che ha dentro di sé.

La musica non proviene da un solo punto dello spazio espositivo, quanto piuttosto accompagna il visitatore ad entrare in uno spazio cognitivo.

Il fruitore è chiamato ad isolarsi per ricercare e percorrere così le proprie emozioni. 

FORO G gallery is delighted to present its 3rd exhibition titled “We have something to say. We leave a sign // HYPNOSIA”.

It is a multimedia show, consistent of 8 photos from the Hypnosia project of Roberta Guarnera and the original soundtrack “Maieutics” composed by Francesco Pirrone.

The contemporary society is made up of self created superstructures.

Since the dawn of time, humankind has used Art as an universal way to express and interpretate reality, in a similar way today we use contemporary Art in order to communicate.

HYPNOSIA

It’s a project from 2014 in which Roberta Guarnera discovers her artistic emotions and her identity whilst using photography as a medium.

From these photos you can see dreams, fears, feelings, panics and it’s what Society puts in our head that comes out in this case.

Now, with this exhibition the artist wants to take pride in her imagination, her art.

MAIEUTICS

It’s the original soundtrack written for this exhibition.

The title refers to Socrates’ “maieutics” (midwifery). The music aims to engage the listeners, making the exhibition more compelling and unleashing one’s emotions.

Il pubblico é chiamato ad immergersi nel proprio ascolto interiore, attraverso l’ascolto in cuffia del brano “Maieutics”.

Fermarsi a riflettere, emozionarsi, percepire…in una società in movimento, ma ancora ferma a vecchie posizioni, dove tutto viene consumato. Qui viene data la libertà ad entrare in contatto con le proprie sensazione e lasciarle fisse in una tela bianca.

Cosa dicono i nostri visitatori


” 𝐴𝑝𝑝𝑟𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑙’𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑠𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑟 𝑎𝑓𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑉𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑝𝑟𝑒𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖, 𝑎𝑟𝑔𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 “𝑏𝑎𝑛𝑎𝑙𝑖”, 𝑎𝑛𝑧𝑖, 𝑟𝑖𝑡𝑒𝑛𝑔𝑜 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑒, 𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜, 𝑓𝑟𝑢𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑖𝑒𝑛𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑒 𝑎 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜.

𝐷𝑒𝑙 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝐴𝑟𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑣𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑒 𝑠𝑡𝑖𝑚𝑜𝑙𝑜 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑐ℎ𝑒, 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒, 𝑣𝑒𝑟𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟𝑎𝑡𝑒 𝑜 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑣𝑎𝑙𝑢𝑡𝑎𝑡𝑒.

𝑃𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑉𝑖 𝑑𝑖𝑐𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑡𝑒 𝑒 𝑚𝑖 𝑎𝑢𝑔𝑢𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑉𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑖𝑝𝑎𝑔𝑎𝑡𝑜.

𝐿𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑜 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑖 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑜 𝑒 𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑅𝑜𝑏𝑒𝑟𝑡𝑎 𝑟𝑖𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑡𝑒 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑚𝑏𝑖, 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒, 𝑎𝑑 𝑎𝑙𝑙𝑒𝑠𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜.”


“𝑀𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑚𝑏𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑎 𝑏𝑒𝑛 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑝𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜, 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖𝑣𝑜, 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑢𝑝𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑙𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜, 𝑚𝑎 𝑢𝑛 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑡𝑟𝑎 𝑙’𝑢𝑡𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑖𝑙 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜.

𝐶𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑎𝑙𝑙𝑒𝑟𝑖𝑎 𝐹𝑂𝑅𝑂𝐺𝐺𝐴𝐿𝐿𝐸𝑅𝑌 𝑎 𝐺𝑎𝑛𝑧𝑖𝑟𝑟𝑖, 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜 𝑐𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑎 𝑖𝑙 “𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑟 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒”.

𝐷𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙’𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜𝑔𝑟𝑎𝑓𝑖𝑐𝑎, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑒 𝑔𝑢𝑖𝑑𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑓𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑜 𝑃𝑖𝑟𝑟𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑠𝑒𝑟, 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛 𝑚𝑖𝑥 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑖𝑛 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑖𝑜 “𝑖𝑜”.

𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑎𝑡𝑎𝑝𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑖𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑖 𝑚𝑎𝑟𝑔𝑖𝑛𝑖, 𝑐𝑜𝑛 𝑎𝑛𝑔𝑜𝑠𝑐𝑖𝑎 𝑒 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎, 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜𝑟𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑒 𝑠𝑓𝑎𝑐𝑐𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎.

𝑈𝑛 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑚𝑎 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎, 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑎𝑟𝑖 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑆𝐸𝑁𝑆𝐼𝐵𝐼𝐿𝐼 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎.”


” 𝐷𝑒𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑑𝑑𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑖𝑛𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑒𝑣𝑜𝑙𝑖 𝑜𝑝𝑝𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑡𝑟𝑎 𝑝𝑎𝑐𝑒 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑙𝑎𝑡𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑜𝑠𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑎𝑔𝑖𝑜, 𝑢𝑟𝑔𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑠𝑜𝑠𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒.

𝐿𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎 “𝑚𝑎𝑖𝑒𝑢𝑡𝑖𝑐𝑠”, 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑝𝑜𝑐𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑒 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖 𝑒 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑜, 𝑎 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑡𝑎𝑡𝑒.

𝐼𝑙 “𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑒” 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑑𝑒 𝑣𝑢𝑜𝑙 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑒̀ 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜.”